380 MILIONI DI EURO PER PROGETTI DI DECARBONIZZAZIONE DEI TRASPORTI AEREI
TERZO BANDO DI CLEAN AVIATION
Clean Aviation, l’iniziativa europea dedicata alla decarbonizzazione dell’aviazione, ha annunciato il terzo bando per febbraio 2025, con un budget complessivo fino a € 380.000.000 dedicato a progetti innovativi volti a decarbonizzare il settore dell’aviazione.
Si tratta di un’opportunità cruciale per accelerare la ricerca e l’innovazione nel settore aeronautico, ponendo particolare attenzione a tre aree chiave: aeromobili regionali ultra-efficienti, tecnologia a idrogeno e aeromobili ultra-efficienti per rotte a breve e medio raggio.
Il piano di Clean Aviation prevede tre bandi per proposte distribuiti in tre anni consecutivi, con l’intento di supportare i progetti in corso nella loro missione di affrontare le sfide cruciali della decarbonizzazione dell’aviazione. I primi due bandi sono stati già avviati nel 2022 e nel 2023.
Questi bandi rappresentano un’opportunità unica per creare partnership tra l’industria, le istituzioni di ricerca, le università e le start-up innovative, promuovendo lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia.
Oltre a contribuire a un trasporto aereo più pulito, il finanziamento dell’UE è fondamentale anche per stimolare la crescita economica e garantire che il settore dell’aviazione europeo rimanga competitivo a livello globale. In vista dell’obiettivo dell’Unione Europea di raggiungere emissioni nette zero entro il 2050, questo investimento si rivela cruciale per sbloccare le innovazioni necessarie a rendere il volo sostenibile una realtà tangibile.
Clean Aviation è la partnership di di ricerca e innovazione di Horizon Europe che intende contribuire a ridurre l’impronta ecologica del trasporto aereo europeo accelerando lo sviluppo di tecnologie di trasporto aereo climaticamente neutre.
La partnership Clean Aviation riunisce l’UE, rappresentata dalla Commissione europea, l’industria aeronautica europea, nella figura dei c.d. membri fondatori (che rappresentano il settore privato e sono elencati nel Single basic act) e i membri associati, selezionati secondo i criteri stabiliti nello stesso Single basic act sulla base di un invito a presentare candidature e successivamente approvati dal Consiglio di Direzione dell’Impresa comune.
La partnership Clean Aviation si basa su tre linee chiave, ciascuna con attività di ricerca e innovazione mirate e attività dimostrative che guidano l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni dei futuri aeromobili:
– Aereo regionale elettrico ibrido: guidare la ricerca e l’innovazione verso nuove architetture (ibride) di energia elettrica e verso la loro integrazione e le tecnologie in via di maturazione verso la dimostrazione di nuove configurazioni, concetti energetici a bordo e controllo di volo
– Velivoli ultra efficienti a corto e medio raggio: soddisfare le esigenze di breve e medio raggio con architetture aeronautiche innovative, utilizzando sistemi di propulsione termica altamente integrati e ultra-efficienti e fornendo miglioramenti dirompenti nell’efficienza del carburante. Ciò sarà essenziale per il passaggio a fonti di energia a basse/zero emissioni (combustibili sintetici, combustibili non rinnovabili come l’idrogeno), che saranno più energivore da produrre, più costose e disponibili solo in quantità limitate
– Tecnologie dirompenti per abilitare gli aerei alimentati a idrogeno: consentire agli aeromobili e ai motori di sfruttare il potenziale dell’idrogeno come combustibile alternativo a zero emissioni di carbonio, in particolare l’idrogeno liquido. L’applicazione dei risultati di queste aree ai nuovi aeromobili dipenderà dai requisiti di prestazione per le varie categorie di aeromobili, dalla capacità tecnologica e dalla maturità e dai guadagni ottenibili in termini di prestazioni.
Dotazione finanziaria
Clean Aviation ha un budget totale di 4,1 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 ed è finanziato congiuntamente dall’Unione europea e dai membri del settore privato
– 1,7 miliardi di euro provengono da Horizon Europe
– 2,4 miliardi dai membri del settore privato (membri fondatori e membri associati)
I membri del settore privato contribuiscono al programma fornendo contributi in natura e in particolare svolgendo attività di ricerca e innovazione (per un valore totale di almeno 2,4 miliardi di euro). Si impegnano inoltre nello sviluppo e nella diffusione nel mercato delle tecnologie dirompenti sviluppate, inclusi nuovi aeromobili, motori e sistemi che aprono la strada a un sistema di aviazione climaticamente neutro entro il 2050.
Chi può partecipare
Possono contribuire all’attuazione della partnership i membri dell’Impresa comune Clean Aviation (sia membri fondatori, sia membri associati) oppure soggetti terzi, presentando proposte progettuali in risposta ai bandi.
Il terzo bando si concentrerà sui seguenti ambiti:
- Integrazione dei concetti aeronautici e valutazione degli impatti (ACI&I): € 15.000.000
- Architetture ultra-efficienti per aeromobili a corto-medio raggio (SMR): € 205.000.000
- Architetture ultra-efficienti per aeromobili regionali (REG): € 145.000.000
Verrà data priorità ai progetti in grado di accelerare rapidamente lo sviluppo di tecnologie ad alto impatto e strettamente collegati ai progetti SMR e REG, incoraggiando la partecipazione di università, centri di ricerca e PMI.
Clean Aviation introdurrà anche una nuova iniziativa per promuovere tecnologie all’avanguardia, ossia le Fast Track Areas (FTA) con un finanziamento totale di € 15.000.000, in cui i progetti devono essere guidati da PMI, università o centri di ricerca, che beneficeranno di processi di candidatura semplificati.
Le aree di quest’ultima iniziativa sono progettate per ridurre i rischi legati a soluzioni tecniche alternative o complementari, consentendo un processo di implementazione più rapido e ampliando la gamma di competenze.
Mentre i bandi “classici” rimarranno aperti per tre mesi, i candidati avranno due mesi di tempo per candidarsi alle Fast Track Areas. Ciò dovrebbe consentire di iniziare i lavori su questi progetti nella seconda metà del 2025, mentre gli altri prenderanno il via all’inizio del 2026. I progetti Fast Track avranno una durata di due anni, anziché di quattro o sei, per garantire una maggiore flessibilità.