HORIZON EUROPE: IL NUOVO PROGRAMMA QUADRO PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE 2021-2027
Il Parlamento europeo ha approvato il 28 aprile scorso il Programma di ricerca 2021-2027 “Horizon Europe – orizzonte Europa” (HEU) il nuovo Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione, relativo al periodo 2021-2027.
Horizon Europe succederà ad Horizon 2020, che tra il 2014 e il 2020 era stato finanziato con 77 miliardi di euro ed è il più ampio e ambizioso programma europeo di ricerca e innovazione di sempre per risorse e obiettivi.
Horizon Europe (Orizzonte Europa) prevede investimenti a breve e lungo termine nella ricerca per oltre 95 miliardi di euro, 5,4 miliardi dei quali dal programma Next Generation EU e 4 miliardi dal Quadro finanziario pluriennale (QFP) dell’Unione.
Il testo legislativo principale di Horizon Europe definisce, tra gli altri aspetti, la struttura e gli obiettivi del programma, il bilancio e l’articolazione interna, le forme e le regole di erogazione dei finanziamenti. Il Programma è frutto di un negoziato durato 2 anni e mezzo la cui conclusione, lo scorso dicembre, ha anticipato l’avvio formale di HEU mentre il Consiglio europeo ha adottato lo scorso 10 maggio 2021 ufficialmente una serie di atti giuridici che
andranno ad integrare il quadro legislativo del programma Horizon Europe.
Il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del28aprile2021che istituisce il programma quadro di ricerca e innovazione Horizon Europe e ne stabilisce le norme di partecipazione e diffusione è stato poi pubblicato in Gazzetta UE il 12 maggio 2021.
Il programma può dunque considerarsi ufficialmente approvato, e da applicarsi con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2021.
Il Programma Horizon Europe ha una durata di sette anni – corrispondente al bilancio di lungo termine dell’UE ed è il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo.
L’obiettivo generale di Horizon Europe è quello di contribuire a creare un mondo sostenibile, equo e prospero per il continente, per il pianeta e le persone che lo abitano, basato sugli obiettivi della lotta ai cambiamenti climatici, ed in particolare:
a) rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione e promuovere la sua competitività in tutti gli Stati membri;
b) attuare le priorità strategiche dell’Unione e concorrere alla realizzazione delle politiche europee, contribuendo a fronteggiare le sfide globali del nostro tempo, enunciate dagli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dall’Accordo di Parigi sul clima;
c) garantire e ampliare lo Spazio europeo della ricerca.
I tre PILLARS (pilastri) di Horizon Europe: obiettivi, clusters, budgets
La struttura del programma è molto simile a quella del precedente, seppure con alcune novità sostanziali, articolata su tre pillar, tre Pilastri fondamentali per la costruzione di uno spazio unico per la ricerca europea, suddivisi a loro volta in Programmi e tematiche specifiche, e in un Programma trasversale.
I tre pilastri sono:
1) Excellence Science “Scienza di eccellenza” sosterrà i progetti di ricerca di frontiera, sviluppati e condotti dai ricercatori per raggiungere l’eccellenza scientifica e creare nuovi mercati per le innovazioni più pionieristiche, che verrà sostenuta da strumenti quali ERC – European Research Council.
2) Global Challenges & European Industrial Competitiveness “Sfide globali e competitività industriale europea” finanzierà la ricerca relativa alle sfide della società e alle capacità tecnologiche e industriali. Sarà basato su un approccio bottom-up e avrà per obiettivi le sfide globali e lo sviluppo della competitività industriale europea articolati su sei cluster:
– (Health) Salute – budget 8 miliardi di euro;
– (Culture, Creativity and Inclusive Society) Cultura, creatività e società inclusive, budget 2,3 miliardi di euro;
– (Civil Security for Society) Sicurezza civile per la società – budget 1,6 miliardi di euro;
– (Digital, Industry and Space) Digitale, industria e spazio – budget 15 miliardi di euro;
– (Climate, Energy and Mobility) Clima, energia e mobilità – budget 15 miliardi di euro;
– (Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment) Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente – budget 9 miliardi di euro.
3) Innovative Europe “Europa innovativa” mira in particolare all’innovazione capace di creare nuovi mercati (market-creating), a più alto impatto sullo stile di vita e sul benessere delle società, con ricadute sostanziali sul cibo, l’aria, la medicina, la sicurezza e in ogni aspetto di vita, pur sostenendo anche tutte le altre tipologie di innovazione, compresa quella incrementale.
Horizon Europe, per raggiungere gli obiettivi specifici, prevede anche il lancio di cinque mission :
- accelerazione della transizione verso un’Europa resiliente e pronta alla sfida climatica;
- lotta contro il cancro;
- raggiungimento dell’obiettivo di 100 città a impatto climatico zero entro il 2030;
- rigenerazione degli ecosistemi marini e d’acqua dolce;
- cura dei suoli: garantire che entro il 2030 almeno il 75% dei suoli sia sano e in grado di svolgere le funzioni essenziali.
I beneficiari e le condizioni di partecipazione
La partecipazione a Horizon Europe è aperta a qualsiasi soggetto giuridico, indipendentemente dal luogo in cui ha sede, compresi i soggetti giuridici dei Paesi terzi non associati al programma o le organizzazioni internazionali, fatte salve eventuali eccezioni stabilite nel Programma di lavoro o nel bando specifico.
I soggetti basati in un Paese terzo non associato devono sostenere autonomamente il costo della propria partecipazione a Horizon Europe. I soggetti stabiliti in Paesi terzi non associati a reddito medio-basso e, in via eccezionale, in altri Paesi terzi non associati, possono essere finanziati se il Paese terzo è individuato nel Programma di lavoro adottato dalla Commissione europea oppure la Commissione europea o l’organismo di finanziamento ritiene che la partecipazione del soggetto interessato sia essenziale per l’attuazione del progetto.
Horizon Europe prevede la possibilità di estendere l’associazione ai Paesi terzi dotati di una buona capacità nella scienza, nella tecnologia e nell’innovazione, a patto che essi siano caratterizzati da un’economia di mercato aperta, che preveda un trattamento giusto ed equo dei diritti di proprietà intellettuale, il rispetto dei diritti umani, e sia sostenuta da istituzioni democratiche.
Nella grande maggioranza dei progetti collaborativi, il consorzio di partecipazione deve essere composto da almeno tre soggetti giuridici indipendenti, ognuno dei quali stabilito in uno Stato membro o in un Paese associato diverso. Inoltre, almeno uno dei soggetti deve essere stabilito in uno Stato membro.