PNRR- BANDO DA 1 MILIARDO DI EURO PER I SETTORI “HARD TO ABATE” – PARTE 2′

PROGETTI DI RICERCA PER L’USO DI IDROGENO IN PROCESSI INDUSTRIALI

Dotazione finanziaria 450 (quattrocentocinquanta) milioni di euro condivisi

 Progetti ammissibili
Sono ammissibili i progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in macchinari o linee produttive.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti di cui al comma 1 devono:

  1. prevedere, limitatamente ai Piani di decarbonizzazione industriale la realizzazione di un prototipo di macchinario o linea produttiva che utilizzi idrogeno anche a basse emissioni di carbonio per almeno il 10 (dieci) per cento del fabbisogno termico del prototipo stesso. Il prototipo di cui al primo periodo deve essere installato a servizio di uno dei soggetti di cui all’articolo 5, comma 1, ovvero presso altri siti, purché sia dimostrato che lo stesso sia applicabile anche ai processi industriali delle attività;
  2. essere realizzati dai soggetti di cui all’articolo 5 nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  3. prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500 (cinquecento) mila euro;
  4. essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni;
  5. essere ultimati entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni e non oltre l’11 maggio 2026, se antecedente.

Spese e costi ammissibili
Sono ammissibili, nella misura necessaria alle finalità del progetto oggetto della richiesta di
agevolazioni, le spese e i costi, da rilevare separatamente per le attività di ricerca industriale e
di sviluppo sperimentale, riguardanti:

  1. il personale dell’impresa proponente. Tali spese comprendono il costo relativo al personale del Soggetto beneficiario/attuatore. Le spese sono ammesse limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  2. gli strumenti e le attrezzature nuovi di fabbrica, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
  3. la ricerca contrattuale, quali le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché i costi per i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo;
  4. le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 (venticinque) per cento dei costi diretti ammissibili del progetto;
  5. i materiali utilizzati per lo svolgimento del programma.

Forma e intensità delle agevolazioni concedibili
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo alla spesa per un importo massimo pari:

  1. al 50 (cinquanta) per cento delle spese e dei costi ammissibili per la ricerca industriale;
  2. al 25 (venticinque) per cento delle spese e dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale.

Esse sono maggiorate, fino ad un massimo dell’80 (ottanta) per cento, come di seguito indicato:

  1. di 10 (dieci) punti percentuali per le medie imprese e di 20 (venti) punti percentuali per le piccole imprese, ivi comprese le microimprese. Di tali maggiorazioni potrà beneficiare solo la quota parte di costi ammissibili sostenuti dalle singole piccole e medie imprese e non l’intero progetto;
  2. di 15 (quindici) punti percentuali se il progetto comporta una collaborazione effettiva fra imprese e uno o più organismi di ricerca, o prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è una PMI.

L’aiuto massimo concedibile non può in ogni caso superare:

  1. se il progetto è prevalentemente un progetto di ricerca industriale, 35 (trentacinque) milioni di euro per impresa, per progetto;
  2. se il progetto è prevalentemente un progetto di ricerca sperimentale, 25 (venticinque) milioni
    di euro per impresa, per progetto.