PROGETTI UE REALIZZATI
Nell’ambito del Settore “EUROPROGETTAZIONE” sono stati realizzati svariati progetti.
Di seguito riportiamo quelli più importanti:
- TACIS/UK/TS/20 Project “Support to the Ukranian Nuclear Regulatory Authority in licensing activities related to decommissioning facilities at Chernobyl NPP”.
- PHARE/BG/VVER/04 Project “Assistance to BNSA in the development of requirements and procedures for decommissioning of Kozloduy Units 1&2”.
- PHARE Project “Assistance to the Poland National Nuclear Safety Authority in the licensing process”.
- PHARE Project “Transfer of western European methodology and practices to the Lithuania nuclear safety Authority”.
- NATO CCMS Project ” Pilot study on cross border environmental problems emanating from Norway defence-related installations and activities”.
- Horizon 2020 Project “SPLIT-Smart Low Power Lighting Systems for Viaducts and Tunnels”.
- Horizon 2020 Project “EWASTE-Innovative integrated technologies for improving the efficiency of both the undiversified urban solid waste treatment and the high-grade valuable materials recovery from waste”.
I Progetti sopramenzionati sono stati messi a punto nell’ambito di gruppi di lavoro a cui hanno partecipato, in maniera attiva e spesso in qualità di coordinatori, esperti appartenenti ad AISTA.
Nello specifico, gli obiettivi che sono stati raggiunti, a seguito del loro completamento, e le attività svolte, possono essere sintetizzate come segue:
- In questo progetto la EU ha voluto sostenere, sia economicamente che tecnicamente, lo sforzo intrapreso dalle Autorità Ucraine responsabili della sicurezza nucleare, a seguito dell’incidente di Chernobyl del 26 aprile 1986. Si dovevano autorizzare le attività critiche dal punto di vista radiologico, mettere in sicurezza il reattore incidentato ed avviare poi operazioni di smantellamento. Un pool di Stati membri, tra cui l’Italia, ha partecipato a questo progetto predisponendo una proposta progettuale per poter elaborare le procedure operative ed i requisiti per lo svolgimento di queste attività in sicurezza. Ciò è stato realizzato attraverso la formazione dei tecnici Ucraini ad opera degli esperti provenienti dagli Stati membri facenti parte del pool. Sono state effettuate numerose supervisioni del sito durante l’esecuzione di tali attività.
- Il Progetto in questione ha contribuito alla formazione professionale del personale operante nell’Agenzia per la sicurezza nucleare della Bulgaria. Anche in questo caso la EU ha voluto sostenere, sia economicamente che tecnicamente, la transizione graduale del Paese verso le metodologie e le tecniche per la sicurezza, consolidate in occidente, nel settore del decommissioning delle installazioni nucleari. In vista dello spegnimento e successivo smantellamento di tutti i reattori esistenti in Bulgaria, appartenenti alla filiera del reattore incidentato di Chernobyl, la EU ha voluto contribuire alla concretizzazione di questo programma mettendo a punto un bando a cui hanno risposto un pool di Stati membri, tra cui l’Italia, che ha presentato una proposta progettuale, poi coordinata dall’Italia, che è risultata adeguata alle finalità fissate dalla EU.