ACQUISTO BENI STRUMENTALI DELLE IMPRESE

PROROGATO IL TERMINE DELL’INCENTIVO DALLA LEGGE DI BILANCIO 2020

La legge di bilancio 2020 (articolo 1, comma 319, della legge 27 dicembre 2019, n.160) ha disposto la proroga al 31 dicembre 2020 del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).

Si tratta di uno strumento agevolativo  istituito con la legge di stabilità 2016 che scadeva il 31 dicembre 2019.

Le imprese che intendono fruire del credito d’imposta devono presentare una comunicazione in via telematica all’ Agenzia delle Entrate la quale,  previa verifica dei dati dichiarati nella comunicazione, trasmette alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

Le risorse derivano dal Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR che rende disponibili, a favore delle PMI che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta, da un minimo di 161,8 milioni di euro ad un massimo di 306 milioni di euro.

In fase di prima applicazione, le risorse assegnate sono state pari a 161,8 milioni di euro a valere sull’Asse III – “Competitività Pmi” del Pon, di cui 123 milioni destinati alle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e 38,8 milioni destinati alle regioni “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna).

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del credito d’imposta PON le piccole e medie imprese che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità definiti dall’art. 4 del decreto ministeriale 29 luglio 2016 e relativi a:

  • ammontare minimo dell’investimento (500 mila euro)
  • esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca
  • localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle in transizione
  • riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente

I progetti di investimento delle PMI del Mezzogiorno che soddisfano i predetti criteri di ammissibilità sono sottoposti ad apposita istruttoria da parte del Ministero dello sviluppo economico.