RUBRICA 7 – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EUROPEA
RUBRICA 7 – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EUROPEA
Una pubblica amministrazione europea altamente professionale, reclutata sulla base geografica più ampia possibile, svolge un ruolo fondamentale nell’aiutare l’Unione a realizzare le sue priorità e ad attuare politiche e programmi nell’interesse europeo comune. Allo stesso tempo, pur ricordando gli sforzi di riforma precedenti e attuali, i cittadini europei si aspettano che ogni amministrazione pubblica e il suo personale operino nel modo più efficiente possibile. Nell’ambito di un’Unione a 27 Stati membri è necessario consolidare continuamente tali riforme e migliorare costantemente l’efficienza e l’efficacia della pubblica amministrazione europea.
Gli stanziamenti di impegno per questa rubrica, che comprende le spese amministrative delle istituzioni, le scuole europee e le pensioni, non saranno superiori a 73.102 milioni di EUR:
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE EUROPEA (milioni di EUR, prezzi 2018) | ||||||
2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 |
10.021 | 10.215 | 10.342 | 10.454 | 10.554 | 10.673 | 10.843 |
di cui: spese amministrative delle istituzioni | ||||||
7.742 | 7.878 | 7.945 | 7.997 | 8.025 | 8.077 | 8.188 |
I massimali saranno fissati in modo da evitare margini eccessivi e da tener conto degli adeguamenti previsti delle retribuzioni, dell’avanzamento di carriera, dei costi relativi alle pensioni e di altre ipotesi pertinenti.
Le spese di sostegno ai programmi dovrebbero, conformemente alle pratiche attuali e passate, continuare a essere connesse alle spese operative nei limiti delle rispettive dotazioni dei programmi o dei settori d’intervento interessati. Per aumentare la trasparenza e il controllo, le spese amministrative e di sostegno ai programmi dovrebbero essere monitorate e dichiarate in tutte le rubriche periodicamente e in modo esaustivo. Nel contesto di un’Unione a 27 Stati membri, tutte le istituzioni dell’UE dovrebbero adottare un approccio globale e mirato per valutare il numero di membri del personale e sono invitate a ridurre, ove possibile, le spese amministrative.
Tutte le istituzioni, gli organi e le agenzie dell’UE e le relative amministrazioni dovrebbero condurre un’analisi periodica del personale che garantisca l’ottimizzazione delle risorse del personale al livello attuale e dovrebbero continuare a perseguire vantaggi in termini di efficienza nelle spese non connesse alle retribuzioni, anche intensificando la cooperazione interistituzionale, come ad esempio nel settore delle tecnologie dell’informazione, degli appalti e degli edifici, e congelando le spese non connesse alle retribuzioni.
Considerando che il pacchetto di riforma dello statuto del 2013 contiene disposizioni chiare e precise, la presentazione di relazioni sull’attuale riforma e la necessaria valutazione della stessa devono fungere da base per un’eventuale revisione successiva dello statuto.
La Commissione è invitata, nella sua valutazione e nelle eventuali proposte successive, a esaminare questioni come l’avanzamento di carriera, l’entità e la durata delle indennità, l’adeguatezza del sistema fiscale, il prelievo di solidarietà e la sostenibilità del regime pensionistico.
Per controllare e gestire meglio le spese amministrative, le misure e i miglioramenti in termini di efficienza attuati in amministrazioni analoghe potrebbero servire come parametri di riferimento.
Flessibilità: strumenti speciali tematici
La flessibilità sarà inoltre garantita mediante strumenti speciali tematici mirati che offrono mezzi finanziari supplementari per rispondere a eventi imprevisti specifici. Tali strumenti, per loro stessa natura, sono utilizzati solo in caso di necessità e pertanto andrebbero definiti criteri chiari per la loro mobilitazione. In linea con l’obiettivo generale di consolidamento e di semplificazione della spesa dell’UE, andrebbero evitate duplicazioni tra questi strumenti e tra i programmi di spesa e andrebbero esplorate maggiori sinergie. Andrebbero semplificate e armonizzate le norme complesse per la riassegnazione degli importi tra strumenti e per il riporto degli importi non utilizzati agli esercizi successivi.
Fatto salvo lo strumento unico di margine, l’importo totale massimo degli strumenti speciali per il periodo 2021-2027 al di fuori dei massimali sarà pari a 20.106 milioni di EUR, per poter affrontare nuove priorità ed eventi imprevisti alla luce della rapida evoluzione della situazione a seguito della crisi COVID-19, di cui 5.000 milioni di EUR saranno disponibili per una nuova riserva speciale di adeguamento alla Brexit da istituire per contrastare le conseguenze negative negli Stati membri e nei settori maggiormente colpiti. La Commissione è invitata a presentare una proposta entro novembre 2020.
Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, uno strumento di solidarietà e aiuto di emergenza che offre un’assistenza una tantum ai lavoratori che perdono il lavoro a causa di ristrutturazioni legate alla globalizzazione – comprese quelle dovute all’automazione e alla digitalizzazione – non supera un importo annuo massimo di 186 milioni di EUR (prezzi 2018). Gli importi saranno mobilitati al di sopra dei massimali fissati nel QFP per gli impegni e i pagamenti.
Una nuova dotazione per la riserva di solidarietà e per gli aiuti d’urgenza, che dovrebbe coprire il Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) e la riserva per gli aiuti d’urgenza, potrà essere utilizzata per rispondere a situazioni di emergenza derivanti da catastrofi gravi negli Stati membri e nei paesi in fase di adesione nell’ambito del FSUE nonché per rispondere rapidamente a specifiche necessità urgenti all’interno dell’UE o nei paesi terzi in seguito a eventi che non potevano essere previsti, in particolare gli interventi di emergenza e le crisi umanitarie (riserva per gli aiuti d’urgenza). Per la sua mobilitazione andrebbero definiti criteri chiari.
L’importo annuo della riserva è fissato a 1.200 milioni di EUR (prezzi 2018). La decisione relativa agli storni al fine di consentirne la mobilitazione è presa dal Parlamento europeo e dal Consiglio su proposta della Commissione. La riserva è iscritta nel bilancio generale dell’Unione a titolo di accantonamento. L’importo annuo può essere utilizzato fino all’anno n+1. L’importo derivante dall’esercizio precedente viene utilizzato per primo.
Gli importi saranno mobilitati al di sopra dei massimali fissati nel QFP per gli impegni e i pagamenti.
Entro il 1° ottobre di ciascun anno, almeno un quarto dell’importo annuo per l’anno n deve essere ancora disponibile per far fronte al fabbisogno che può presentarsi entro la fine di tale anno. A decorrere dal 1° ottobre la restante parte dell’importo disponibile può essere mobilitata per operazioni interne o esterne per far fronte al fabbisogno che può presentarsi entro la fine di tale anno.
Flessibilità: strumenti speciali non tematici
Il margine globale per gli impegni, il margine globale per i pagamenti e il margine per imprevisti saranno sostituiti da uno strumento unico di margine. Grazie a questo strumento, sarà possibile ricorrere a impegni e/o pagamenti utilizzando:
- in primo luogo, i margini di una o più rubriche del QFP ancora disponibili al di sotto dei massimali del QFP da esercizi precedenti al 2021, che saranno messi a disposizione negli anni 2022-2027 e integralmente detratti dai margini dei rispettivi esercizi precedenti;
- solo qualora non siano sufficienti gli importi disponibili a norma del primo trattino, se esistenti, e in ultima istanza, un importo aggiuntivo che sarà integralmente detratto dai margini per l’esercizio in corso o gli esercizi futuri. Gli importi detratti non sono ulteriormente mobilitati nel contesto del QFP.
Ad eccezione dei margini di pagamento di cui al primo trattino, gli importi possono essere mobilitati al di sopra dei rispettivi massimali annuali in relazione a un bilancio rettificativo o annuale per consentire il finanziamento di spese impreviste specifiche che non potrebbero essere finanziate all’interno dei massimali disponibili. Per i margini di pagamento di cui al primo trattino, la Commissione, nell’ambito dell’adeguamento tecnico annuale del quadro finanziario, adegua verso l’alto il massimale di pagamento per gli anni 2022-2027 di importi equivalenti alla differenza tra i pagamenti eseguiti e il massimale di pagamento dell’anno n-1 del QFP.
L’importo annuo complessivo mobilitato per questo strumento in relazione a un bilancio rettificativo o annuale non supera lo 0,04 % dell’RNL dell’UE in impegni e lo 0,03 % dell’RNL dell’UE in pagamenti ed è coerente con il massimale delle risorse proprie.
L’adeguamento annuale verso l’alto del massimale di pagamento non supera inoltre gli importi seguenti (prezzi 2018) per il periodo 2025-2027 rispetto al massimale di pagamento iniziale degli esercizi pertinenti:
- 2025 – 8.000 milioni di EUR
- 2026 – 13.000 milioni di EUR
- 2027 – 15.000 milioni di EUR.
Lo strumento di flessibilità sarà uno strumento non tematico per consentire il finanziamento di spese impreviste specifiche di impegni e pagamenti corrispondenti che non potrebbero essere finanziati diversamente. Il massimale annuo dello strumento di flessibilità sarà fissato a 772 milioni di EUR (prezzi 2018). L’importo annuo può essere utilizzato fino all’anno n+2. L’importo derivante dagli esercizi precedenti viene utilizzato per primo, in ordine cronologico.
Gli importi saranno mobilitati al di sopra dei massimali fissati nel QFP per gli impegni e i pagamenti.
Gli strumenti speciali non possono essere finanziati mediante disimpegni.