ACQUA – RIDURRE L’UTILIZZO

ALLEANZA DELLE IMPRESE ITALIANE PER L’ACQUA E IL CAMBIAMENO CLIMATICO

Una importante iniziativa con lo scopo di ridurre in maniera sostanziale l’utilizzo dell’acqua nei propri processi produttivi per una gestione delle risorse idriche efficace e razionale è stata promossa del Ministero dell’Ambiente alla quale hanno aderito 37  aziende e associazioni italiane di categoria italiane che utilizzano l’acqua per scopi produttivi.

Si tratta della costituzione dell’Alleanza delle Imprese italiane per l’Acqua e il cambiamento climatico che ha lo scopo di assicurare il coordinamento fra le diverse realtà imprenditoriali e industriali favorendo lo sviluppo di linee strategiche e l’individuazione degli strumenti appropriati per favorire l’adattamento. Nel breve termine sarà prevista l’organizzazione di una campagna di lancio dell’Alleanza, la realizzazione di un sito WEB dedicato, l’organizzazione di una campagna di lancio dell’Alleanza e di sensibilizzazione sui temi che propone, la promozione di eventi periodici a tema nelle diverse aree del Paese.

Consapevoli che l’andamento meteorologico legato al cambiamento climatico, oltre ai danni diretti alle persone e alle risorse ambientali, sta provocando nel Paese disagi a molti settori produttivi, a cominciare da quelli che, come l’agricoltura, maggiormente dipendono dall’utilizzo delle risorse idriche e irrigue, le imprese hanno deciso di mettersi in prima linea nella ricerca di soluzioni efficaci a gestire in maniera più razionale ed efficiente la risorsa idrica, già a partire dai propri cicli produttivi.

Il trend di aumento delle temperature è fortemente caratterizzato dall’alternanza di eventi estremi di precipitazione, sempre più localizzati nello spazio e nel tempo, e periodi di siccità, con gravi ripercussioni su settori vitali della nostra economia, quali l’agricoltura, le produzioni agroalimentari, l’industria, i trasporti, il settore elettrico, il turismo, le costruzioni e i servizi.

Il valore a rischio per l’economia del Paese è ormai provato e la tutela dell’acqua – con investimenti in infrastrutture – dovrà essere considerata  una priorità assoluta, ovvero una condizione fondamentale per il futuro di una vita sostenibile sia per i cittadini, sia per le attività imprenditoriali e quindi per lo sviluppo economico nazionale.

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, che richiama fortemente il ruolo cruciale svolto dal settore privato nella realizzazione degli obiettivi di sostenibilità, anche con specifico riferimento al settore dell’acqua, rappresenta un’opportunità e uno stimolo per portare il contributo delle imprese alla creazione di una società più prospera e sostenibile, nonché allo sviluppo della capacità tecnica e finanziaria necessaria a rispondere alla sfida climatica e della disponibilità delle acque.

Per queste ragioni le imprese hanno sentito l’obbligo di mostrare unità e solidarietà nell’adottare un’azione forte e convinta nella dare vita a una Alleanza a difesa della risorsa acqua dal rischio climatico.

Per vincere la sfida è assolutamente necessario lavorare tutti assieme, accrescendo le sinergie tra i diversi settori che utilizzano la risorsa idrica, adottando le soluzioni positive già altrove sperimentate e migliorarle e mettendo in campo azioni e strumenti innovativi che sappiano coinvolgere, fin dalla fase progettuale, i diversi stakeholders (cittadini, istituzioni, pubbliche e privati, associazioni, tecnici ed esperti) per perseguire l’obiettivo di risparmiare negli usi e nei consumi e nel contempo ridurre i carichi inquinanti.  Allo scopo possono essere di ausilio i Contratti di fiume, strumenti innovativi di governance locale su base partecipativa, che favoriscono l’approccio intersettoriale e indirizzano i diversi portatori d’interesse verso forme di collaborazione e cooperazione anche nella realizzazione delle azioni necessarie per la risoluzione delle problematiche.

L’Alleanza avrà l’obiettivo di analizzare e condividere i rischi legati all’acqua per mettere in campo comuni strategie di reazione ispirate ai principi di una gestione sostenibile delle risorse idriche e alla logica della Economia Circolare e di impegnarsi a rispondere alla sfida in atto.

Ciascuna impresa farà sforzi per valutare e misurare i rischi legati all’acqua nell’ambito delle rispettive attività e per favorire la conoscenza sul tema.

Per conseguire tali risultati saranno adottati adeguati metodi e strumenti di valutazione degli impatti, diretti e indiretti, delle attività produttive sull’acqua e intraprese azioni, ad esempio, per identificare le possibilità di riduzione degli impatti potenziali sull’acqua dei processi produttivi e dei prodotti delle imprese; mettere in opera un’utilizzazione efficace delle risorse idriche e ottimizzare la gestione dell’acqua nel processo di produzione dei prodotti e nella resa dei servizi; promuovere il riutilizzo delle acque reflue depurate, definendo parametri rigorosi per assicurare elevati standard di qualità e sicurezza della risorsa; favorire la crescita della consapevolezza dei lavoratori, del pubblico e delle giovani generazioni sul valore dell’acqua e sull’importanza di un suo uso sostenibile con apposite campagne di sensibilizzazione, affinché sia chiaro il ruolo sia dell’impresa sia del cittadino nel contribuire alla preservazione e tutela della risorsa acqua.

Aziende e associazioni partecipanti:

ANBI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE CONSORZI GESTIONE E TUTELA DEL TERRITORIO E ACQUE IRRIGUE), ACEA, ANEF (ASSOCIAZIONE NAZIONALE ESERCENTI FUNIVIARI), ASSOCARTA, BARILLA, BONIFICA, BURGO GROUP, CARLSBERG ITALIA, CASTALIA, CIA (CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI), COLDIRETTI, CNA (CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL’ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA), CONFAGRICOLTURA, CONFCOOPERATIVE, CONFCOMMERCIO, CONFARTIGIANATO IMPRESE, CONI, CONSERVE ITALIA, ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE, DONTHEFULLER, ENEL, ENI, FEDERAZIONE CARTA E GRAFICA, FEDERIDROELETTRICA, FEDRIGONI, FERRERO, GRIMALDI GROUP, GRUPPO CAP, LAVAZZA, LEONARDO, NOVAMONT, RUMMO, SAMMONTANA, TERNA, UNILEVER, UNIONE ITALIANA FOOD, UTILITALIA.

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(Fonte : Minambiente)