CONTRIBUTI PER PROGETTI DI MISURAZIONE E PREVENZIONE DEGLI SPRECHI ALIMENTARI

STRATEGIA DELL’UE FROM FARM TO FORK (DAL PRODUTTORE ALLA TAVOLA)

La lotta allo spreco alimentare è uno dei filoni d’azione chiave stabiliti nella strategia dell’UE From Farm to Fork (dal produttore alla tavola) che mira a rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente. Nell’UE, ogni anno vengono generati circa 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari lungo la filiera alimentare con costi associati stimati in 143 miliardi di euro. La riduzione degli sprechi alimentari ha un enorme potenziale per ridurre le risorse che utilizziamo per produrre il cibo che mangiamo, nonché l’impatto ambientale e climatico dei sistemi alimentari. Ha anche un’importante dimensione sociale, che aiuta ad affrontare le sfide alla sicurezza alimentare.

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La strategia Farm to Fork è il piano decennale messo a punto dalla Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Essa non è vincolante di per sé: tuttavia i Paesi membri, nel momento in cui implementeranno norme e leggi o quando dovranno allinearsi a politiche comunitarie già esistenti (come la Politica Agricola Comune), saranno vincolati a rispettare gli obiettivi stabiliti dalla Commissione. È la prima volta che l’UE cerca di progettare una politica alimentare che proponga misure e obiettivi che coinvolgono l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo, passando naturalmente per la distribuzione. L’obiettivo di fondo è rendere i sistemi alimentari europei più sostenibili di quanto lo siano oggi. Questa strategia si inserisce in un contesto in cui già l’UE protegge le denominazioni di prodotti specifici per promuoverne le caratteristiche uniche legate all’origine geografica e alle competenze tradizionali (DOP, IGP, IG). La tutela delle DOP, come prosciutto di Parma e parmigiano reggiano, opera anche negli accordi commerciali internazionali, con risultati molto positivi, come dimostrano le intese con Canada e Giappone. La legislazione europea favorisce, inoltre, anche nel settore agroalimentare, il mercato interno in un quadro di protezione della sicurezza del consumatore e qualità delle produzioni. Il nuovo modello di attuazione della PAC, approvato da Consiglio e Parlamento europeo nel mese di giugno 2021, prevede l’elaborazione, da parte di ciascuno Stato membro, di un piano strategico nazionale le cui azioni dovranno concorrere al raggiungimento di obiettivi specifici, attraverso la programmazione e l’attuazione degli interventi previsti in entrambi i pilastri della PAC (stananziati dal FEAGA e dal FEASR).  L’obiettivo è salvaguardare un modello agricolo europeo che tenga unite tutte le realtà, a partire da quelle più fragili che svolgono un importante ruolo come presidio del territorio e dell’ambiente, insieme agli obiettivi di tutela della salute e dell’ambiente. In questo contesto, è importante che i rappresentanti delle Istituzioni europee, nazionali e gli operatori del settore possano confrontarsi sulla definizione di una strategia di sostegno e rilancio per questo settore cruciale a livello economico, sociale e ambientale.

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Al fine di supportare gli attori chiave nell’azione per affrontare lo spreco alimentare, la Commissione europea, in collaborazione con HaDEA, ha lanciato un nuovo invito a presentare proposte nell’ambito del Programma per il mercato unico (SMP) – Componente alimentare: “Sovvenzioni alle parti interessate per migliorare la misurazione dello spreco alimentare e aiutare a implementare la prevenzione degli sprechi alimentari nelle loro operazioni e organizzazioni”.

L’obiettivo della call è supportare gli stakeholder nel settore dell’ospitalità e dei servizi di ristorazione per migliorare la misurazione degli sprechi alimentari e aiutare a implementare la prevenzione degli sprechi alimentari nelle loro operazioni e organizzazioni. Il settore comprende ristoranti, hotel e servizi di ristorazione (assistenza sanitaria, istruzione, mense, trasporti, ecc.), sia in ambito pubblico che privato. La società civile e il terzo settore possono spendere in questo campo una forte expertise partecipando a partenariati multi attoriali.

Attraverso questo bando, la Commissione Europea è alla ricerca di soluzioni pronte per essere implementate dalle piccole e medie imprese (PMI), in condizioni vicine al mercato e su scala industriale o commerciale. Un’ampia gamma di attività possono essere sostenute dalle sovvenzioni offerte nell’ambito del presente invito a presentare proposte, come l’integrazione della prevenzione degli sprechi alimentari nelle operazioni commerciali, i programmi di monitoraggio dei rifiuti alimentari, i materiali di comunicazione, lo sviluppo di nuovi modelli di business, i programmi di formazione, ecc. Le proposte progettuali dovrebbero includere una diagnosi iniziale dello spreco alimentare per comprendere la portata del problema e dovrebbero integrare la misurazione dello spreco alimentare come parte della valutazione dell’efficacia delle iniziative proposte.

Il budget a disposizione è pari a 2.250.000 €. I budget dei progetti (contributo dell’UE) dovrebbero variare tra 100.000 e 300.000 € per progetto, ma ciò non preclude la presentazione/selezione di proposte che richiedono altri importi, i costi saranno rimborsati al 50%. I progetti dovranno avere una durata compresa tra 18 e 24 mesi.

La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è fissata per il 20 settembre 2022.