FONDI COMUNITARI
I fondi comunitari traggono origine dal Trattato di Roma del 1957 che ha istituito la Comunità Economica Europea (CEE) . In esso, agli Stati Membri, veniva riconosciuta la possibilità di erogare aiuti nazionali per riequilibrare il divario economico e sociale tra i vari territori.
Nel 1972 la Commissione europea propose una politica regionale comunitaria con la istituzione di strumenti finanziari specifici.
Successivamente l’Atto Unico europeo del 1986, che diede un forte impulso al processo di integrazione europea fissando l’obiettivo della realizzazione del mercato unico, introdusse la politica di coesione economica e sociale detta anche politica regionale dell’Unione Europea.
I fondi europei provengono dal bilancio dell’Unione Europea che è composto essenzialmente da:
- Contributi degli Stati membri: risorse che gli Stati trasferiscono al bilancio comunitario in rapporto al Prodotto Nazionale Lordo
- Risorse Proprie Tradizionali: costituite dai dazi doganali sulle importazioni dell’UE
- Quota dell’IVA applicata nell’Unione
- Altre minorI entrate
L’obiettivo della politica di coesione è quello di ridurre il divario economico e sociale tra le diverse regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite, attraverso l’utilizzo di questi strumenti finanziari che si sviluppano con periodicità settennale.
I fondi possono essere diretti quando vengono programmati, gestiti ed erogati direttamente ai beneficiari dalla Commissione Europea attraverso specifici bandi, indiretti quando sono gestiti dagli Stati, dalle Regioni attraverso i Piani Operativi Nazionale (PON) o regionali (POR). In pratica sono i cosiddetti Fondi Strutturali.
I fondi diretti
sono erogati sulla base di programmi tematici pluriennali su temi specifici come la ricerca e l’innovazione, le imprese, l’Ambiente, l’Agricoltura, ecc.
La realizzazione di tali programmi avviene attraverso due modalità:
- Call for Proposal, ovvero inviti a presentare proposte e progetti, partecipando a bandi appositi, per ottenere contributi che possono coprire dal 50% al 70% delle spese totali ammissibili, l’altra parte del finanziamento deve essere a carico di partner coinvolti nel progetto;
- Call for tender, ovvero gare pubbliche di appalto finalizzate all’acquisto di beni, servizi od opere da parte della Commissione Europea. In questo caso i fondi coprono il 100% del valore complessivo del progetto.
I programmi finanziati direttamente sono tanti e vari, tra i più importanti ricordiamo: Erasmus, Horizon 2020, Life, Cosme.
Per il periodo 2014-2020 su questi programmi sono stati allocati più di 200 miliardi di euro.
I fondi indiretti
o propriamente detti Fondi Strutturali e di investimento hanno l’obiettivo di equilibrare le potenzialità economiche e sociali tra le varie regioni europee.
I fondi strutturali si dividono in:
- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
- Fondo Sociale Europeo (FSE)
- Fondo di Coesione (FC)
- Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR)
- Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP)
Il Fondo di Coesione, è diretto agli Stati membri con Redditi nazionali lordi estremamente bassi, e quindi l’Italia non può usufruirne.
I fondi strutturali utilizzano nel corso del settennato circa un terzo del bilancio europeo e per il periodo 2014-2020 la disponibilità è stata pari a 350 miliardi di euro per il cofinanziamento e la realizzazione 15 programmi operativi nazionali (PON), 39 programmi operativi regionali (POR), 21 piani di sviluppo rurale (PSR).
I Piani Operativi nazionali (PON) in Italia sono gestiti dai Ministeri e da alcune Agenzie nazionali.