I FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO

I FONDI STRUTTURALI DI INVESTIMENTO

hanno lo scopo di ridurre gli squilibri economici sociali e territoriali tra le varie regioni europee e favorirne la crescita.

Essi rappresentano la maggior parte della spesa dell’Unione europea.

Le risorse finanziarie a disposizione della Strategia Europa 2020, per il settennato 2014-2020, sono complessivamente  330 miliardi di euro.

Gli obiettivi fissati dalla Commissione sono sostanzialmente:

  1. “Investimenti per la crescita e l’occupazione”, 317 miliardi;
  2. “Cooperazione Territoriale Europea”, 8,9 miliardi;
  3. iniziativa a favore dell’occupazione giovanile a cui sono stati destinati gli altri 4 miliardi.

Ai fini dell’allocazione delle risorse le regioni vengono distinte in tre categorie:

  • regioni meno sviluppate, quelle con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE (Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Puglia);
  • regioni in transizione, con un PIL pro capite fra il 75% e il 90% della media UE (Abruzzo, Molise e Sardegna);
  • regioni più sviluppate, con un PIL pro capite superiore al 90% della media UE ( le altre regioni del centro nord).

Le risorse totali assegnate all’Italia per i Fondi strutturali sono complessivamente 33,9 miliardi di euro così suddivisi:

  • 23,4 miliardi per le 5 regioni meno sviluppate,
  • 1,5 miliardi per le tre regioni in transizione,
  • 7,9 miliardi per le restanti regioni più sviluppate
  • 1,1 miliardo è destinato all’obiettivo “Cooperazione territoriale europea”

A questi vanno aggiunti ulteriori 10,4 miliardi per il Fondo per lo sviluppo rurale (FEASR) e 537 milioni per il Fondo per la pesca (FEAMP)

In tutto il finanziamento complessivo per la parte comunitaria ammonta a circa 44,8 miliardi,  a cui bisogna aggiungere altri 24 miliardi per il Fondo di Rotazione, ovvero la parte di cofinanziamento nazionale. I contributi regionali ammontano a 4,4 miliardi di Euro.

Vengono erogati dalla Commissione europea sulla base dei programmi presentati dai singoli Stati membri sotto forma di cofinanziamenti.

I fondi vengono destinati e gestiti dalle Autorità nazionali,  regionali e locali che programmano gli interventi ed emanano i relativi bandi, attraverso lo strumento dei Programmi Operativi.

I bandi sono pubblicati sulla Gazzetta ufficiale nazionale e/o regionale.

In dettaglio gli obiettivi e le dotazioni finanziarie dei 4 Fondi assegnate all’Italia per il periodo 2014-2020:

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)

Istituito nel 1975, ha una dotazione complessiva di 20,651 miliardi di Euro, con un cofinanziamento nazionale pari al 25-50%.

Il FESR sostiene la realizzazione di infrastrutture e di investimenti produttivi in grado di generare occupazione e quindi la nascita di imprese in quelle regioni in ritardo di sviluppo.

Finanzia la riconversione delle zone industriali in declino.

Il FESR finanzia inoltre i programmi di cooperazione territoriale, conosciuti con il nome di “Interreg”.  L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo integrato fra regioni o territori diversi. Si tratta di cooperazione Transfrontaliera, cooperazione Transnazionale, Cooperazione Interregionale.

Fondo Sociale Europeo (FSE)

Istituito nel 1958, ha una  dotazione complessiva di 10,467 miliardi di Euro, con un cofinanziamento nazionale previsto al 25-50%.

Il Fondo Sociale Europeo sostiene gli Stati membri nell’attuazione di politiche attive nel mercato del lavoro promuovendo l’inserimento dei disoccupati attraverso la formazione professionale.

Favorisce il lavoro autonomo e la creazione di PMI innovative e delle imprese Sociali.

Sostiene le fasce più deboli della società.

Fondo Europeo Agricolo e per lo Sviluppo Rurale (FEASR)

Ha una dotazione finanziaria di 10,429 miliardi di Euro, con un cofinanziamento nazionale al 50%.

Il Fondo stimola l’innovazione e finanzia tutti i settori dell’economia agricola Europea, le piccole e medie imprese rurali e le imprese forestali.

Fondo Europeo Marittimo e per la Pesca (FEAMP)

Ha una dotazione finanziaria di 537 milioni di Euro.

Il FEAMP sostiene e promuove una pesca sostenibile attraverso il finanziamento di progetti per la creazione di posti di lavoro e per il miglioramento della qualità della vita nelle regioni costiere.

Finanzia la nascita di nuove imprese nei settori della pesca e dell’acquacoltura.

I progetti selezionati

vengono finanziati in parte da fondi europei in parte da fondi nazionali nelle seguenti forme:

  • Contributi a fondo perduto (voucher)
  • Finanziamenti agevolati
  • Strumenti di garanzia del credito
  • Sgravi fiscali e contributivi
  • Interventi nel capitale di rischio