IDROGENO : VERSO LA PRODUZIONE INDUSTRIALE DI PANNELLI

L’ESPERIMENTO IN BELGIO

All’Università Katholieke Universiteit Leuven che si trova a Lovanio in Belgio gli scienziati hanno compiuto un passo importante verso la produzione industriale di pannelli in grado di estrarre gas idrogeno verde dall’aria. In precedenza hanno realizzato diversi prototipi e ora sono pronti per il passaggio successivo: la produzione industriale. Sperano di poter installare i pannelli sui tetti delle case entro il 2030.

La notizia viene riportata con grande risalto dal giornale belga VRT NEWS che riprende alcune importanti dichiarazioni del ricercatore Jan Rongé il quale afferma che “L’idrogeno gassoso diventerà importante come soluzione energetica del futuro e può essere utilizzato per molte attività. Pensiamo principalmente ai trasporti pesanti, all’industria e ai gruppi elettrogeni di emergenza. Il calore e l’energia combinati possono anche essere usati per generare elettricità e calore”.

L’idrogeno è il più piccolo e leggero di tutti gli elementi chimici e ha una proprietà speciale: trasporta energia. L’idrogeno energetico gassoso è un vettore in grado di immagazzinare e produrre sia elettricità che calore.

Il gas idrogeno è un gas che non rilascia gas serra o sostanze tossiche quando lo si utilizza. La condizione è che produce idrogeno con energia pulita. Ed è esattamente quello che stanno facendo i bioingegneri Jan Rongé e Tom Bosserez della KU Leuven. Dal 2011 lavorano su un pannello a idrogeno che converte l’umidità dell’aria direttamente in idrogeno.

Come funziona?

Il pannello cattura due cose: l’aria e la luce. L’aria contiene vapore acqueo e il pannello dell’idrogeno utilizza l’energia del sole (la luce) per dividere molecole quelle d’acqua in idrogeno e ossigeno.

L’idrogeno viene immagazzinato sotto pressione (con un compressore) o trasportato attraverso tubazioni e può quindi essere utilizzato in una varietà di applicazioni. L’ossigeno gassoso viene semplicemente rilasciato nuovamente nell’aria, senza alcun impatto sull’ambiente.

Pannelli a idrogeno sul tetto entro il 2030?

Secondo Rongé e Bosserez, l’idrogeno è la soluzione energetica del futuro. All’interno della KU Leuven hanno avuto l’opportunità di testare le loro idee sotto il nome di “The Solhyd Project”. Hanno già sviluppato diversi prototipi del loro pannello a idrogeno e grazie al supporto dell’azienda di Leuven Comate, sono stati persino in grado di tradurre quei prototipi in un prodotto commerciabile.

“Siamo molto lieti di poter trasformare un risultato di ricerca come questo in un prodotto commerciabile”, afferma Sander Van den dries, direttore di Comate. “Ma si può davvero parlare di innovazione solo se viene prodotta, venduta e utilizzata”. Per rendere possibile tutto ciò, il progetto di ricerca Solhyd si evolverà in una società spin-off di KU Leuven.

“In questo modo alla fine possiamo produrre i pannelli in grandi volumi e distribuirli in tutto il mondo”, afferma Jan Rongé. Guarda già al futuro con speranza: “Prevediamo che dal 2030 sarà possibile installare pannelli a idrogeno sui tetti delle case”.

La fonte energetica del futuro?

L’idrogeno si trova ovunque sul nostro pianeta, in quantità inesauribili. Ma non si presenta quasi mai nella sua forma pura in natura. Gli atomi di idrogeno si attaccano a tutti i tipi di altri atomi: all’ossigeno, per esempio. Aggiungi due atomi di idrogeno (H) e un atomomo di ossigeno (O) e hai acqua (H20): il nostro pianeta blu ne è pieno.

Ma puoi anche fare leva e isolare quegli atomi, come fanno Rongé e Bosserez con i loro pannelli di idrogeno. Si ottiene così un gas leggerissimo invisibile e inodore, l’H2, che scompare molto velocemente. E lavorare con quel gas non è privo di rischi, perché è altamente infiammabile, proprio come la maggior parte dei carburanti. Questo può essere particolarmente pericoloso negli spazi chiusi.

A differenza del gas naturale, anche l’idrogeno è ecologico. Sebbene vi siano evidenti vantaggi nell’utilizzo dell’idrogeno, gli esperti mettono in discussione anche l’inefficienza del sistema: durante la separazione dell’idrogeno dall’acqua, lo stoccaggio, l’eventuale trasporto e il rimescolamento dell’idrogeno con l’idrogeno ossigeno o l’aria, gran parte dell’energia originaria viene perduto.

Quanto costa?

I ricercatori vogliono quindi commercializzare il loro pannello a idrogeno entro il 2030. La domanda che non può essere tralasciata è: quanto costerà un’installazione del genere? “Come ogni tecnologia innovativa, i nostri pannelli a idrogeno avranno inizialmente un costo più elevato”, si legge sul sito web di Solhyd Project.

“Tuttavia, il costo dei pannelli solari fotovoltaici si è dimezzato negli ultimi 5 anni.”
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Articolo pubblicato sul sito della VRT NEWS in data 19 ottobre