LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA AIUTI DI STATO A IMPRESE DEL SUD
AIUTI PER 1,5 MILIARDI DI € DELLO STATO ITALIANO
A SOSTEGNO DELLE IMPRESE DEL SUD ITALIA COLPITE DALL’EMERGENZA CORONAVIRUS
07-10-2020
Tra le misure adottate dalla Commissione europea per sostenere le economie degli Stati colpiti gravemente dalla pandemia da coronavirus c’è la modifica temporanea del regime di aiuti di stato.
Il quadro temporaneo adottato il 20 marzo 2020 permette agli Stati membri di combinare tra loro tutte le misure di sostegno ad eccezione dei prestiti e delle garanzie sullo stesso prestito, sempre nel rispetto dei massimali fissati nel quadro temporaneo.
Gli Stati membri possono inoltre combinare tutte le misure di sostegno concesse nell’ambito di tale quadro con le possibilità già previste per concedere aiuti “de minimis” alle imprese, fino a un massimo di 25.000 € nell’arco di tre esercizi finanziari per quelle che operano nel settore dell’agricoltura primaria, di 30.000 € per quelle nel settore della pesca e dell’acquacoltura e di 200.000 € per tutte le altre.
Il quadro temporaneo integra inoltre le numerose altre possibilità di cui gli Stati membri già dispongono per attenuare l’impatto socioeconomico dell’emergenza coronavirus, in linea con le norme dell’UE sugli aiuti di Stato.
Il quadro temporaneo rimarrà in vigore fino alla fine di dicembre 2020.
La misura italiana a favore delle regioni del Sud Italia
Nell’ambito del quadro temporaneo degli aiuti di Stato, l’Italia ha notificato alla Commissione un regime di agevolazioni fiscali (che prevede la riduzione dei contributi previdenziali) per il periodo compreso tra il 1º ottobre 2020 e il 31 dicembre 2020 destinato ai datori di lavoro privati attivi nel Sud Italia.
Il 7 ottobre 2020 la Commissione ha approvato il regime italiano da 1,5 miliardi di € destinato ad aiutare le imprese che operano nelle regioni del Sud Italia colpite dall’emergenza coronavirus, riducendone il costo del lavoro e aiutandole a mantenere il livello occupazionale in questo difficile momento. Il regime è stato approvato ai sensi del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato.
L’obiettivo è ridurre il costo del lavoro a carico dei beneficiari, aiutandoli in tal modo a soddisfare il fabbisogno di liquidità, a proseguire le attività e a mantenere i livelli occupazionali durante e dopo l’emergenza.
La misura prevede una riduzione del 30 % dei contributi previdenziali che i beneficiari devono versare nel quadro di contratti di lavoro che contemplano una sede di lavoro nelle regioni del Sud Italia.
La misura si applica alle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), dove il PIL regionale è inferiore al 90 % della media UE e il tasso di occupazione è inferiore alla media nazionale. Del regime potranno beneficiare le imprese di tutte le dimensioni e attive in tutti i settori, ad eccezione dei settori finanziario, agricolo e del lavoro domestico.
La Commissione ha constatato che il regime notificato dalle autorità italiane è compatibile con le condizioni previste dal quadro temporaneo.
In particolare,
- l’aiuto per ogni singola impresa non supererà i 120.000 € per le imprese attive nei settori della pesca e dell’acquacoltura e gli 800.000 € per le imprese attive in tutti gli altri settori ammissibili;
- l’obbligo rispetto al quale è concesso il vantaggio a livello di contributi previdenziali deve essere sorto entro il 31 dicembre 2020.
Secondo la Commissione la misura del governo italiano contribuirà alla gestione dell’impatto economico del coronavirus nelle regioni del Sud Italia. La misura è necessaria, opportuna e proporzionata a quanto necessario per porre rimedio al grave turbamento dell’economia dell’Italia.