LEGGE DI BILANCIO 2020 – LE PRINCIPALI MISURE

LE PRINCIPALI MISURE INTRODOTTE DALLA MANOVRA FINANZIARIA 2020

La Legge di bilancio del 2020 è stata approvata definitivamente dalla Camera il 23 dicembre e la Legge 27 Dicembre 2019 n.160 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 Dicembre 2019.

Riportiamo le novità che riteniamo più interessanti.

Per le imprese

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

In sostituzione delle discipline dell’iper e del super ammortamento operative nel 2019, introdotto un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, compresi quelli immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0. Riguarda tutte le imprese e, con riferimento ad alcuni beni, anche i professionisti; spetta in misura diversa a seconda della tipologia di beni oggetto dell’investimento.

Credito d’imposta per la competitività delle imprese

Introdotto, per il 2020, un nuovo credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative, quali quelle di design e ideazione estetica svolte dalle imprese dei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari. La disciplina sostituisce l’attuale credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo. Un decreto Mise, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, definirà le modalità attuative della norma.

Bonus formazione 4.0

Confermato per il 2020, con alcune modifiche, il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente, finalizzate all’acquisizione e al consolidamento di competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione delle imprese previste dal “Piano nazionale industria 4.0”. Queste le principali novità: è rimodulato il limite massimo annuale del credito; la misura del bonus è incrementata al 60% se l’attività di formazione riguarda lavoratori svantaggiati o ultra-svantaggiati; il credito non spetta alle imprese destinatarie di sanzioni interdittive; scompare l’obbligo di disciplinare espressamente lo svolgimento delle attività di formazione in contratti collettivi aziendali o territoriali.

Credito d’imposta per investimenti nel Centro Italia

Prorogato a tutto il 2020 il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi per i comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dal sisma del 2016.

Aiuto alla crescita economica (Ace)

Ripristinata, con decorrenza dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, la disciplina Ace, finalizzata a incentivare la patrimonializzazione delle imprese.

Il meccanismo consente di dedurre un importo pari al rendimento figurativo, calcolato con l’aliquota dell’1,3%, degli incrementi di capitale effettuati mediante conferimenti in denaro e accantonamenti di utili a riserva. Contestualmente, sono abrogate le misure di riduzione dell’Ires, che erano state introdotte al posto dell’Ace.

Credito d’imposta per partecipazione a fiere internazionali

Esteso al 2020 il credito d’imposta, introdotto dal “decreto crescita” per il solo anno 2019, a favore delle piccole e medie imprese italiane che partecipano a manifestazioni fieristiche internazionali di settore. È pari al 30% delle spese sostenute per l’affitto e l’allestimento degli spazi espositivi e di quelle per attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione connesse alla partecipazione, fino a un massimo di 60mila euro.

Zone economiche speciali (Zes)

Estesa la fruibilità del credito d’imposta per gli investimenti nelle Zes: va commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022, non più entro il 2020. Istituita, inoltre, la zona franca doganale nell’area portuale di Taranto, per incentivare il recupero delle potenzialità e sostenere l’occupazione.

Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno

Prorogato al 31 dicembre 2020 il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Rivalutazione beni d’impresa e partecipazioni

Le imprese che non adottano i principi contabili internazionali possono rivalutare i beni e le partecipazioni, esclusi gli immobili alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività, risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2018. È previsto il pagamento di un’imposta sostitutiva con aliquota del 12% per i beni ammortizzabili e del 10% per i beni non ammortizzabili; per l’affrancamento del saldo attivo della rivalutazione, è dovuta un’imposta sostitutiva del 10%. Il versamento potrà essere frazionato fino a tre rate annuali di pari importo, se l’ammontare complessivamente dovuto non supera 3 milioni di euro, ovvero, in caso contrario, fino a sei rate.

Regime forfettario

Previsti: come condizione di accesso, un limite di 20mila euro di spese sostenute per il personale; l’esclusione per i redditi di lavoro dipendente superiori a 30mila euro; la riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’accertamento, per i contribuenti forfettari che, benché non obbligati, hanno un fatturato annuo costituito esclusivamente da fatture elettroniche.

Abrogata, infine, la norma che prevedeva, dal 2020, l’imposta sostitutiva al 20% per le partite Iva con ricavi o compensi tra 65.001 e 100.000 euro.

Immobili

Sconto in fattura per interventi di riqualificazione energetica e antisismica

Abrogate le disposizioni del “decreto crescita” che hanno introdotto, per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica e per l’installazione di impianti fotovoltaici, il meccanismo dello sconto in fattura in luogo della detrazione spettante. Ora è applicabile soltanto agli interventi di ristrutturazione importante di primo livello, per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari almeno a 200mila euro.

Monitoraggio strutturale degli immobili

Istituito, ai fini delle imposte sui redditi, un credito d’imposta per le spese di acquisizione e predisposizione dei sistemi di monitoraggio strutturale continuo, con l’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza degli immobili. Le modalità attuative in un successivo decreto Mef, da adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio

Bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili

Prorogate di un anno, nella misura vigente nel 2019, le detrazioni per le spese relative a lavori di recupero edilizio, a interventi di efficienza energetica e all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili ristrutturati.

Bonus facciate

Introdotta una detrazione del 90% per le spese del 2020 relative a interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici ubicati nella zona A o B ex Dm 1444/1968 (centri storici e parti già urbanizzate, anche se edificate in parte). Sono ammessi al beneficio i soli interventi su strutture opache della facciata, balconi, ornamenti e fregi. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Se i lavori non sono di sola pulitura o tinteggiatura esterna e influiscono dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, devono soddisfare i requisiti energetici previsti dal decreto Mise 26 giugno 2015 e quelli della tabella 2 allegata al decreto Mise 11 marzo 2008, riguardanti i valori di trasmittanza termica.

Unificazione Imu Tasi

Dal 2020, scompare il tributo per i servizi indivisibili e viene prevista una sola forma di prelievo patrimoniale immobiliare, la cui disciplina, fondamentalmente, ricalca quella preesistente per l’Imu. L’aliquota di base è fissata allo 0,86%, con possibilità per i Comuni di aumentarla fino all’1,06% o diminuirla fino all’azzeramento. Il termine per la presentazione della dichiarazione torna al 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui sono intervenute variazioni rilevanti per la determinazione dell’imposta.

 

Ambiente

 Nella manovra è previsto un piano di investimenti pubblici attraverso un fondo per complessivi 4,24 miliardi di euro (anni 2020-2023) di cui circa 150 milioni di euro annui dedicati alla riduzione di emissioni di gas a effetto serra.

Sono presenti numerosi interventi volti a promuovere il cosiddetto Green new deal italiano; in particolare, sono introdotte misure in materia di green mobility secondo le quali le pubbliche amministrazioni sono tenute, in occasione del rinnovo dei relativi autoveicoli in dotazione a procedere, dal 1° gennaio 2020, all’acquisto o al noleggio, in misura non inferiore al 50%, di veicoli adibiti al trasporto su strada alimentati ad energia elettrica, ibrida o a idrogeno.

E’ stata, inoltre, autorizzata una spesa di 33 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e di 66 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028 per la partecipazione dell’Italia alla ricostituzione del cosiddetto Green climate fund previsto dalla predetta Legge n. 204/2016.

 

Agricoltura

Redditi terreni dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali

Estesa al 2020 l’esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari dei terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Per il 2021, gli stessi redditi concorreranno alla base imponibile Irpef al 50%.

Imprenditori agricoli florovivaistici

Per le attività dirette alla commercializzazione di piante vive e prodotti della floricoltura, acquistate da imprenditori agricoli florovivaistici, nei limiti del 10% del volume di affari, da altri imprenditori florovivaistici, il reddito si calcola applicando all’ammontare dei corrispettivi delle operazioni rilevanti ai fini Iva, il coefficiente di redditività del 5%.

Colture arboree pluriennali

Incrementata del 20%, per il triennio 2020-2022, la quota di ammortamento deducibile dalle imposte sui redditi, a fronte di spese sostenute per investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali, con l’esclusione dei costi relativi all’acquisto dei terreni.

Oleoturismo

Le disposizioni dettate dalla legge di bilancio 2018 per l’enoturismo, in particolare la determinazione forfetaria dell’imponibile Irpef con un coefficiente di redditività del 25% e, a talune condizioni, l’applicazione di un regime forfettario Iva, dal 2020 sono estese alle attività di Oleoturismo: visite nei luoghi di coltura, produzione o esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’ulivo; degustazione e vendita delle produzioni aziendali; iniziative didattiche e ricreative nei luoghi di coltivazione e produzione.

 

Sono state introdotte due importanti imposte

La Plastic tax ovvero l’imposta sul consumo dei manufatti in plastica con singolo impiego (denominati “MACSI”) utilizzati per il contenimento, la protezione, la manipolazione o la consegna di merci o di prodotti alimentari. L’imposta non si applica ai prodotti che risultino compostabili, ai dispositivi medici e alle materie plastiche adibite a contenere e proteggere preparati medicinali.  L’imposta è fissata nella misura di 0,45 euro per chilogrammo di materia plastica.

La Sugar tax è l’imposta sul consumo di bevande analcoliche zuccherate nella misura di 10 euro per ettolitro, nel caso di prodotti finiti, e di 0,25 euro per chilogrammo per i prodotti destinati ad essere utilizzati previa diluizione. L’imposta non si applica alle bevande edulcorate cedute direttamente dal fabbricante nazionale per il consumo in altri Paesi dell’Unione europea ovvero destinate, dallo stesso soggetto, ad essere esportate.  Tale imposta sarà applicata dal primo giorno del secondo mese successivo alla pubblicazione del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze che, entro il mese di agosto 2020, dovrà delineare le modalità attuative della norma.