L’EUROPA AGGIUNGE ALTRE RISORSE CONTRO LA PANDEMIA
L’IMPATTO DEL COVID SULLA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA
Lo scorso mese di luglio i leader dell’UE hanno concordato un pacchetto articolato di 1.824,3 miliardi di euro, che combina il quadro finanziario pluriennale (QFP) con uno sforzo straordinario per la ripresa post emergenza Covid-19.
In particolare 750 miliardi di euro destinati allo strumento per la ripresa denominato Next Generation EU per l’attuazione delle misure in risposta alle conseguenze socioeconomiche della pandemia di Covid-19, con priorità` per iniziative green e digitali più sostenibili e resilienti.
Le risorse citate saranno attinte dalla Commissione sui mercati dei capitali contraendo prestiti, per conto dell’Unione, e trasferite ai seguenti programmi:
- dispositivo per la ripresa e la resilienza: 672,5 miliardi di euro;
- REACT-EU : 47,5 miliardi di euro
Per far arrivare gli aiuti ai territori più` colpiti dalla pandemia, nel quadro del Next Generation Eu, la Commissione europea ha proposto il pacchetto React-Eu (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe).
E` uno strumento di emergenza (durerà fino al 2021) messo in campo dal Recovery Plan per finanziare le spese per sanità sostegno all’occupazione e aiuti per le piccole e medie imprese di tutti i settori, compreso turismo e cultura.
In particolare, le conseguenze economiche della pandemia hanno avuto un impatto diverso da Paese a Paese, sia per la portata dell’emergenza sanitaria, sia per le misure di lockdown imposte per contenere la diffusione della malattia, che hanno avuto pesanti ricadute su settori strategici.
React-Eu ha lo scopo di affrontare le disuguaglianze che ne derivano.
La prima tranche di aiuti, che riguarda il 50% dell’ammontare, potrà essere utilizzata nel periodo 2020-2021.
Il primo pacchetto di 13,5 miliardi del React Eu saranno gestiti a livello centrale e le regioni resterebbero quindi tagliate fuori anche se c’è l’ipotesi di introdurre una compensazione nella programmazione 2021-2027, riducendo i programmi nazionali gestiti dai ministeri
I 13,5 miliardi di React-Eu vengono distribuiti su sette voci principali di spesa.
- 4 miliardi vanno alla fiscalità di vantaggio per il lavoro nelle regioni del Sud per finanziare il taglio del 30% dei contributi per le assunzioni di lavoratori da parte di imprese che hanno sede in una regione del Mezzogiorno;
- 466 milioni per il bonus assunzione di giovani e di donne;
- 1,5 miliardi alle politiche attive del lavoro, di cui circa il 75% al Sud;
- 800 milioni di euro per la sostenibilità e la transizione green;
- 715 milioni per la transizione energetica nelle città metropolitane;
- 335 milioni per dottorati e contratti di ricerca su tematiche green;
- 320 milioni per l’efficienza energetica degli edifici pubblici;
- 300 per la sostenibilità dei processi produttivi e l’economia circolare;
- 500 milioni al fondo di garanzia per le Pmi;
- 300 milioni per la digitalizzazione delle Pmi;
- 145 milioni per dottorati e contratti di ricerca su innovazione;
- 900 milioni sono destinati per il cablaggio degli edifici scolastici e per la digitalizzazione della didattica;
- 450 sono destinati alla riduzione delle tasse universitarie e a borse di studio, con una particolare attenzione al Mezzogiorno;
- 1,7 miliardi di spese sanitarie, di cui 1,1 di spese straordinarie legate alla pandemia, 400 milioni per i vaccini e il resto per contratti di formazione dei medici specializzandi.
In linea con le regole della politica di coesione regionale europea, al Mezzogiorno sarà destinato il 67% delle risorse di React-Eu.