LA LEGGE DI BILANCIO 2019 CAMBIA GLI INCENTIVI
MOLTE NOVITA’ PER LE IMPRESE
Per il mondo delle imprese cambiano molte cose con la legge di bilancio 2019.
La più importante novità è il mancato rifinanziamento del superammortamento, lo sconto fiscale dedicato all’acquisto delle macchine tradizionali.
Viene prorogato di un anno l’iperammortamento, ma al posto della sola aliquota al 150%. sono previste tre diverse aliquote.
Per gli investimenti effettuati nel 2019, la maggiorazione dell’iperammortamento sarà pari al 170% solo per un volume di investimenti inferiore a 2,5 milioni, poi il valore scenderà: 100% oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni, e 50% oltre 10 milioni e fino a 20 milioni. La maggiorazione del costo non si applica sulla parte di investimenti complessivi eccedenti i 20 milioni.
Viene prorogato il piano industria 4.0 sotto il nome di impresa 4.0.
Viene attribuito un contributo a fondo perduto per l’acquisizione di consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti del Piano Impresa 4.0.
Esso è riconosciuto per ogni periodo di imposta in misura pari al 50% dei costi sostenuti entro il limite massimo di 40mila euro. Un contributo che scende per le medie imprese al 30% per una soglia di spesa massima di 25mila euro. Nel caso però di reti di impresa il contributo sale a 80mila euro con uno sconto pari al 50 per cento.
Formazione 4.0
Anche il credito d’imposta per la formazione 4.0 viene prorogato di un anno, ma anche in questo caso gli importi dello sconto sono modulati in base alla dimensione delle imprese, favorendo le più piccole. Resta il limite massimo di spesa di 300mila euro, con il credito d’imposta che viene attribuito nella misura del 50% per le spese sostenute dalle piccole imprese. Mentre il bonus scende al 40% per le medie. Alle grandi imprese viene invece riservato uno sconto del 30% ma entro un tetto di spesa annuo di 200mila euro.
Bonus ricerca
Viene invece ridimensionato il credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Il “bonus” massimo annuale per beneficiario scende da 20 a 10 milioni. E anche l’entità si riduce: resterà un credito al 50% solo per la parte relativa ad alcune tipologie di spesa (come personale e contratti con università), ma per la parte restante scenderà al 25%.
Nuova Sabatini e made in Italy
La manovra prevede anche il rifinanziamento della Nuova Sabatini – la misura che assicura finanziamenti agevolati alle micro, piccole e medie imprese per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi quelli di “Industria 4.0” – con 48 milioni nel 2019, 96 milioni dal 2020 al 2022 e 48 per il 2023. Infine per il sostegno all‘internazionalizzazione si stanziano 90 milioni per il 2019 e 20 milioni per il 2020 per il potenziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia.
Bonus assunzioni al Sud
Da gennaio scatta un nuovo incentivo per spingere le imprese ad assumere giovani “eccellenti”: si tratta di uno sgravio di 12 mesi nel limite di 8mila euro che potrà essere fruito da datori che stabilizzano, nel 2019, laureati tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 sotto i 30 anni e in regola con gli studi. L’incentivo scatta anche a chi stabilizza dottorati di ricerca tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019, entro i 34 anni (i titoli devono essere presi in università statali o non statali legalmente riconosciute).
La legge di Bilancio proroga, poi, per il 2019 e 2020, con 500 milioni l’anno per entrambi gli anni (fondi Ue), il bonus occupazione Sud, che consiste in un incentivo fino a 8060 euro su base annua per chi assume, nelle otto regioni meridionali, under 35 o lavoratori senior, purché disoccupati da almeno sei mesi.