NEXTGENERATIONEU : IL PIANO ITALIANO
IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA: STRATEGIA, PRIORITÀ, MISSIONI
Il Consiglio dei ministri ha approvato il 12 gennaio 2021 il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Una strategia su tre assi
L’azione di rilancio del Paese delineata dal Piano è guidata da obiettivi di policy e interventi connessi a tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.
La digitalizzazione e l’innovazione sono decisive per migliorare radicalmente la competitività dell’economia, la qualità del lavoro, e la vita delle persone, e per rendere l’Italia protagonista della competizione tecnologica globale. Il digitale non è un settore a sé, ma è il principale driver di trasformazione della manifattura, dei servizi, del lavoro. La digitalizzazione e l’innovazione di processi, prodotti e servizi, caratterizzano ogni politica di riforma del Piano, dal fisco alla pubblica amministrazione. E coinvolgono il rafforzamento delle infrastrutture sociali e delle infrastrutture critiche, oltre alla ripresa delle attività culturali e turistiche.
La transizione ecologica sarà la base del nuovo modello economico e sociale di sviluppo su scala globale, in linea con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Per avviarla sarà necessario, in primo luogo, ridurre drasticamente le emissioni di gas clima-alteranti in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e del Green Deal europeo; in secondo luogo occorre migliorare l’efficienza energetica e nell’uso delle materie prime delle filiere produttive, degli insediamenti civili e degli edifici pubblici e la qualità dell’aria nei centri urbani e delle acque interne e marine.
Gli interventi per la prevenzione e il contrasto al dissesto del territorio e una gestione efficace e integrata del ciclo dei rifiuti costituiranno, assieme a una gestione sostenibile del patrimonio
agricolo e forestale, un potente mezzo con cui la transizione verde potrà migliorare la qualità e la sicurezza di ampie aree territoriali e urbane del Paese.
L’inclusione sociale rappresenta una importante novità del Piano. Crescita inclusiva e coesione sociale e territoriale, accanto alla transizione verde e digitale, sono due dei pilastri fondamentali su cui dovranno poggiare la programmazione e il contenuto dei PNRR e in base ai quali verrà valutato dalla Commissione l’impianto complessivo del Piano.
Le tre priorità trasversali: Donne, Giovani, Sud
Parità di genere
Realizzare una piena parità di accesso economica e sociale della donna mettendo la parità di genere come criterio di valutazione di tutti i progetti (gender mainstreaming) e promuovendo una strategia integrata di riforme, istruzione e investimenti in infrastrutture sociali e servizi di supporto.
Giovani
Garantire la piena partecipazione dei giovani alla vita culturale, economica e sociale del Paese, innanzitutto investendo sul loro futuro in termini di istruzione e ricerca e intervenendo con politiche atte a incrementare il livello di occupazione giovanile nel breve e nel lungo periodo.
Sud e riequilibrio territoriale
Ridurre i divari territoriali e liberare il potenziale inespresso di sviluppo del Mezzogiorno, massimizzando nelle Linee di intervento di ciascuna Missione, i progetti volti al perseguimento
dell’obiettivo, che vale anche come criterio prioritario di allocazione territoriale degli interventi
Missioni, Componenti, Linee di intervento
Il PNRR si articola in 6 Missioni, che a loro volta raggruppano 16 Componenti funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo.
Le Componenti si articolano in 48 Linee di intervento per progetti omogenei e coerenti. I singoli Progetti di investimento sono stati selezionati secondo criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi, a maggiore impatto sull’economia e sul lavoro. A tali criteri è stata orientata anche l’individuazione e la definizione sia dei “progetti in essere” che dei “nuovi progetti”.
Per ogni Missione, come indicato nella Parte II del documento, sono indicate le riforme
necessarie a una più efficace realizzazione, collegate all’attuazione di una o più Componenti.
Le sei Missioni del PNRR rappresentano aree “tematiche” strutturali di intervento:
- 1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
- 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
- 3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- 4. Istruzione e ricerca;
- 5. Inclusione e coesione;
- 6. Salute.
Nella Tabella che segue la ripartizione delle Risorse finanziarie sulla base delle missioni fissate.
RISORSE DEL DISPOSITIVO NEXT GENERATION EU PER MISSIONE | |||||
Risorse (€/mld) | |||||
In essere (a) |
Nuovi (b) | Totale (c) = (a)+(b) |
React EU (d) |
TOTALE NGEU (e) = (c) + (d) | |
DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITA’ E CULTURA |
10,11 |
35,27 |
45,38 |
0,80 |
46,18 |
RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA |
30,16 |
36,43 |
66,59 |
2,31 |
68,90 |
INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE |
11,68 |
20,30 |
31,98 |
– |
31,98 |
ISTRUZIONE E RICERCA | 4,37 | 22,29 | 26,66 | 1,83 | 28,49 |
INCLUSIONE E COESIONE | 4,10 | 17,18 | 21,28 | 6,35 | 27,62 |
SALUTE | 5,28 | 12,73 | 18,01 | 1,71 | 19,72 |
TOTALE | 65,7 | 144,2 | 209,9 | 13,0 | 222,9 |
Note: (b) include risorse FSC già previste, da finalizzare agli specifici interventi |
Di seguito la Struttura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021 con gli importi anche per le 16 componenti