NUOVE AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE
IL DECRETO CRESCITA SPINGE LE NUOVE IMPRESE
Il decreto legge crescita, ossia il decreto legge n. 34, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30/4/2019, in vigore dal primo maggio scorso, porta molte novità in tema di agevolazioni alle imprese.
Le agevolazioni vanno dalla costituzione dell’impresa, alla fase di potenziamento della produzione, passando per quella dello sviluppo di nuovi prodotti o di nuovi cicli produttivi, quella per la protezione o il rafforzamento degli investimenti, quella relativa alla formazione del personale, quella propedeutica alla ricerca di nuovi mercati internazionali.
Incentivi per lo sviluppo di nuove imprese
E’ forse il filone che ha meno agevolazioni specifiche importanti, ma può contare su quasi tutte quelle operative per le altre imprese.
Il grosso degli incentivi per il centro nord è legato a finanziamenti a tasso agevolato, a questo si aggiunge una componente di fondo perduto per le imprese del sud.
Il decreto crescita, principalmente, riforma gli incentivi nazionali per le nuove imprese.
Alla misura «nuove imprese a tasso zero» sono ora ammesse alla presentazione della domanda non solo le imprese che hanno meno di 12 mesi di vita, ma tutte le imprese che siano costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda. Le imprese esistenti da oltre 36 mesi potranno beneficiare di agevolazioni fino al 90% della spesa contro il 75% delle altre.
Oltre a questo, viene introdotta una nuova misura a favore delle start-up innovative, denominata «Voucher 3I- Investire in innovazione», con lo scopo di supportare la valorizzazione del processo di innovazione nel periodo 2019-2021.
Altre agevolazioni operative per nuove imprese.
«Resto al sud» si rivolge ai giovani di età compresa tra i 18 e i 45 anni che intendono avviare, o abbiano già avviato, un’impresa nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Al momento della presentazione della domanda, i giovani potranno essere sia residenti che non residenti nelle regioni di operatività della misura. Nel caso non lo siano, dovranno trasferire la loro residenza nelle regioni sopraindicate entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione all’agevolazione, ovvero entro 120 giorni se residenti all’estero. La residenza dovrà essere mantenuta per l’intera durata del finanziamento pena la revoca dell’agevolazione concessa.
I richiedenti non dovranno risultare titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017. Potranno fare parte della compagine sociale, ma non potranno in nessun caso beneficiare dei finanziamenti, anche soggetti che non abbiano un’età compresa fra i 18 e i 45 anni, a condizione che la loro presenza non sia superiore a un terzo dei componenti e non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soci.
Le imprese e le società sono tenute a mantenere, per tutta la durata del finanziamento, la propria sede legale e operativa nelle citate regioni di operatività della misura.
La misura prevede la concessione di un mix di agevolazioni tra contributo a fondo perduto e prestito a tasso zero erogato da banche convenzionate così articolato: per il 35% sotto forma di contributo a fondo perduto e per il restante 65% sotto forma di prestito a tasso zero. L’importo massimo concesso, a titolo de minimis, è di 50 mila euro per ciascun richiedente, fino a un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro per ogni singolo progetto nel caso l’istanza sia presentata da più soggetti.