PNRR: 188 MILIONI DI EURO PER I PICCOLI BORGHI

 PROGETTI LOCALI DI RIGENERAZIONE CULTURALE E SOCIALE

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), alla Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” Investimento 2.1: “Attrattività dei Borghi storici” prevede importanti risorse per la realizzazione di Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di borghi a rischio abbandono o abbandonati.

Tali risorse sono articolate in due linee:

  • Linea A – 420 milioni di euro;
  • Linea B – 380 milioni euro; a questi si aggiungono altri 200 milioni di euro in regime d’aiuto a favore delle PMI localizzate nei Borghi selezionati.

Con Decreto del  giugno 2022 sono stati assegnati complessivamente:

  • euro 398.421.075,00 per la Linea A a favore di n. 20 Comuni per la realizzazione di Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di 20 borghi a rischio abbandono o abbandonati,
  • euro 363.445.527,09 per la linea di intervento B a favore di n. 289 Comuni per la realizzazione di 207 Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale di borghi storici, selezionati mediante Avviso pubblico del 20 dicembre 2021.

Sulla Linea B sono ancora disponibili risorse pari a 200 milioni di euro quale regime d’aiuto, a favore delle micro piccole e medie imprese, profit e non profit, localizzate o che intendono insediarsi nei comuni/borghi selezionati.

Su queste risorse è stato attivato l’Avviso pubblico per il sostegno di iniziative imprenditoriali realizzate nei comuni assegnatari di risorse per l’attuazione di Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici.

La dotazione complessiva è di 188 milioni di euro.

L’incentivo promuove l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali nei territori dei 294 comuni assegnatari delle risorse indicate nell’Avviso per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati.

La misura è promossa dal Ministero della Cultura e gestita da Invitalia.

Cosa finanzia

Il sostegno è destinato a progetti imprenditoriali da localizzare in una o più unità locali ubicate nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i “Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale”, nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

I progetti potranno promuovere in modo innovativo la rigenerazione dei piccoli Comuni attraverso l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale sia per i visitatori, nonché la sostenibilità ambientale, proponendo progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare.

Sono finanziabili progetti fino a 150.000 euro – considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante – da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025

A chi si rivolge

Le agevolazioni sono rivolte a micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al RUNTS – Registro Nazionale Terzo Settore.

Le agevolazioni

Sono previsti contributi a fondo perduto, nel rispetto del Regolamento de minimis, per un importo massimo pari a 75.000 euro, fino alla misura massima del 90% delle spese ammissibili.

Tale percentuale è elevabile al 100% nel caso di:

  • nuove imprese da costituirsi a seguito del provvedimento di concessione del contributo
  • imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili

Le imprese devono finanziarie con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.

Alcuni esempi di investimenti finanziabili:

  • impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili
  • componenti hardware e software
  • brevetti, marchi e licenze
  • certificazioni direttamente correlate al progetto da realizzare
  • opere murarie nel limite del 40% del programma di spesa complessivamente considerato ammissibile

Almeno il 50% degli investimenti complessivamente richiesti deve essere destinato a misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, in coerenza con il tagging climatico assunto dall’Investimento 2.1 e relativo campo di intervento 024.

 Alcuni esempi di capitale circolante finanziabile:

  • materie prime
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa
  • utenze e canoni di locazioni connesse alle unità locali oggetto dell’iniziativa

Domande

Le domande possono essere presentate online su questo sito dalle ore 12:00 dell’8 giugno alle ore 18:00 dell’11 settembre 2023.

Ulteriori notizie sul sito di Invitalia