PNRR: 2,46 MILIARDI DI EURO PER L’IDROGENO

COINVOLTO ANCHE IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

Come abbiamo già scritto in altri articoli la Missione 2  del PNRR riguarda la rivoluzione verde e transizione ecologica per la cui realizzazione sono state stanziate risorse finanziarie pari a 59,47 mld di euro.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza getta le basi per la c.d. “rivoluzione verde”, ossia una transizione verso la completa neutralità climatica e la tutela dell’ambiente, in conformità con gli obiettivi globali ed europei previsti dall’Agenda 2030, dall’Accordo di Parigi e dall’European Green Deal.

Tale proposito è da realizzarsi mediante la promozione di investimenti nell’economia circolare e nell’agricoltura sostenibile, nella produzione ed utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e non inquinati (quale l’idrogeno), nell’efficientamento energetico degli edifici, nella mitigazione dei rischi idrogeologici e nella gestione più razionale delle infrastrutture idriche.

Come vediamo dalla tavola allegata nella Componente M2C2 ci sono 23,78 miliardi di euro per lo sviluppo di energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile.

Di questi, 2,46 mld di euro sono finalizzati ad interventi che mirano a promuovere la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell’idrogeno.

In particolare le Misure sull’Idrogeno sono:

  • la M2 – C2 – 3.2 che assegna € 2.000.000.000 al Ministero della transizione ecologica per incentivare l’utilizzo dell’Idrogeno in settori hard-to-abate;
  • la M2 – C2 – 3.4 che assegna € 300.000.000 al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e Ministero della transizione ecologica per la sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto ferroviario;
  • la M2 – C2 – 3.5 che assegna € 160.000 al Ministero della transizione ecologica per la Ricerca e sviluppo sull’idrogeno

L’investimento della Misura M2 – C2 – 3.2 nei settori hard-to-abate intende favorire la transizione verso l’idrogeno verde (cioè ad emissioni zero) delle industrie che risultano oggi più inquinanti e difficili da riconvertire (c.d. hard-to-abate), acciaierie e raffinerie in primis.
Nel 2021 e nel 2022 è stata definita una prima suddivisione dei fondi, per cui un miliardo di euro è stato dedicato alla industria siderurgica a ciclo integrale (decarbonizzazione del sito di Ilva) e un altro miliardo a progetti che mirano all’introduzione di idrogeno verde in altri settori industriali.

L’intervento della Misura M2 – C2 – 3.4 si pone l’obiettivo di convertire all’idrogeno le linee ferroviarie non elettrificate, con elevato traffico passeggeri e un forte utilizzo di treni diesel. In particolare, l’investimento ha la finalità di realizzare almeno dieci punti di rifornimento per sei linee ferroviarie, in prossimità di siti di produzione di idrogeno verde e/o di stazioni autostradali di rifornimento a idrogeno.

L’obiettivo degli investimenti della Misura M2 – C2 – 3.5  è quello di incrementare le conoscenze relative a  produzione, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno, nell’ottica di aumentare la competitività delle imprese.
Le attività saranno volte a sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico, a partire da fonti di energia rinnovabile o dall’energia elettrica di rete, oppure a sostenere attività legate all’idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra.
Si prevede che le attività di ricerca e sviluppo fungano da importante acceleratore per la diffusione dell’idrogeno.
L’intervento è stato suddiviso in un traguardo con scadenza al 30 giugno 2022 e in un obiettivo con scadenza 30 giugno 2026.