PNRR: APPROVATO DEFINITIVAMENTE IL DECRETO N. 3
LE MISURE PIU’ IMPORTANTI
La legge di conversione del decreto legge 24 febbraio 2023, n. 13 sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) cosiddetto PNRR 3 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (la n. 94 del 21 aprile 2023).
Il Governo con questo decreto ha voluto spingere per rafforzare la capacità amministrative e per accelerare la semplificazione delle procedure.
La parte più importante quindi riguarda la Governance del PNRR con la creazione di una struttura di missione presso la Presidenza del Consiglio e nello specifico sotto la guida del ministro Raffaele Fitto.
Tutte le attività legate alla realizzazione dei progetti passano quindi dal MEF a Palazzo Chigi.
Nel contempo viene soppressa l’Agenzia per la coesione territoriale la cui attività viene affidata al Dipartimento del ministro Fitto.
Una importante novità riguarda le disposizioni urgenti contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, ma anche il settore della Giustizia e quello energetico con le semplificazioni per l’autorizzazione di impianti da fonti rinnovabili
In questo settore, in particolare è prevista l’esenzione dalla valutazione di impatto ambientale in particolare, per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra in aree industriali, artigianali e commerciali, in discariche o in cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento che non deve essere subordinata ad alcun atto di assenso.
Sono previste nuove assunzioni nella Pubblica amministrazione e la possibilità per gli enti locali di stabilizzare i precari assunti a tempo determinato con contratti biennali nell’ambito di una serie di progetti Ue.
Vengono stanziati fondi per il piano della banda ultra larga insieme ad una serie di semplificazioni per le infrastrutture di telecomunicazioni.
Ci sono altre misure che riguardano il Giubileo 2025 e l’agricoltura.
Una novità riguarda l’istituzione dell’Agenzia italiana per la gioventù.
Una voce importante riguarda la possibilità di accedere al PNRR anche tutti quegli interventi finanziati con risorse statali per i quali si applicano gli obblighi e le condizionalità del Piano nazionale di ripresa e resilienza.