VEICOLI ELETTRICI: GOVERNO AUMENTA DEL 50% GLI INCENTIVI PER L’ACQUISTO

 FONDI PRATICAMENTE INUTILIZZATI

Fino ad agosto i fondi messi a disposizione per l’acquisto di auto elettriche dal decreto legge n. 17 del maggio 2022 non sono stati praticamente utilizzati.
Così, per dare maggiore spinta al provvedimento,  su proposta dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stata decisa la maggiorazione dello sconto già previsto.

Vediamo quindi meglio, nel dettaglio, cosa prevede la nuova normativa.

 Incentivi fino al 2030

Tramite il decreto legge n. 17/2022, per l’anno 2022 sono stati messi a disposizione 700 milioni di euro e oltre 1 miliardo di euro per ciascun anno a partire dal 2023 e fino al 2030, allo scopo di supportare la conversione ecologica del settore automobilistico in vista dell’annunciato stop alla vendita delle auto termiche.

Nel dettaglio:

  • per l’acquisto di auto elettriche con fascia 0-20 g/km di CO2 sono stati stanziati 220 milioni di euro per l’anno 2022, 230 milioni per l’anno 2023 e 245 milioni per l’anno 2024;
  • per l’acquisto di auto ibride plug-in con fascia 21-60 g/km di CO2 sono stati riservati 225 milioni di euro per l’anno 2022, 235 milioni nell’anno 2023 e 245 milioni per l’anno 2024;
  • per l’acquisto di auto termiche con fascia 61–1353 g/km di CO2 sono stati riservati 170 milioni di euro per l’anno 2022, 150 milioni per l’anno 2023 e 120 milioni per l’anno 2024.

 Anche per furgoni, motocicli e ciclomotori

Le risorse sono state estese anche per l’acquisto di:

  • veicoli commerciali N1 e N2 elettrici, per i quali sono stati riservati 10 milioni di euro per l’anno 2022, 15 milioni per l’anno 2023 e 20 milioni per l’anno 2024;
  • motocicli e ciclomotori elettrici, per i quali sono stati riservati 15 milioni di euro per ciascun anno a partire dall’anno 2022 fino al 2024;
  • motocicli e ciclomotori termici, per i quali sono stati riservati 10 milioni di euro per l’anno 2022, 5 milioni per l’anno 2023 e altrettanti per l’anno 2024.

Ricordiamo che la norma ha ammesso all’agevolazione tutte le autovetture, i motocicli e i ciclomotori che siano nuovi di fabbrica, anche nel caso di sottoscrizione di contratto di leasing o noleggio.

Medesimo requisito viene richiesto anche nel caso di veicoli commerciali.

 Le somme a disposizione

  • 5 mila euro nel caso di rottamazione di un vecchio mezzo o 3 mila euro senza rottamazione, per autoveicoli M1, almeno in classe Euro 6 nella fascia di emissioni 0–20 g/km elettriche. In caso di ISEE inferiore a 30 mila euro e in caso in rottamazione di un vecchio mezzo, si passa da un’agevolazione di 5 mila euro a 7 mila cinquecento euro; in assenza di rottamazione il beneficio si innalza da 3 mila a 4 mila cinquecento euro.
  • 4 mila euro nel caso di rottamazione di un vecchio mezzo o 2 mila euro senza rottamazione per autoveicoli M1, almeno in classe Euro 6 nella fascia di emissione 21–60 g/km nel caso di auto ibride plug-in. In caso di ISEE inferiore a 30 mila euro e in caso in rottamazione di un vecchio mezzo, si passa da un’agevolazione di 4 mila euro a 6 mila euro; in assenza di rottamazione il beneficio si innalza da 2 mila a 3 mila euro.
  • 2 mila euro a condizione che ci sia la rottamazione di un vecchio mezzo, per autoveicoli M1 Euro 6 nella fascia di emissione 61–135 g/km, nel caso di auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano o gpl. Nel caso di auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano o gpl, l’agevolazione non viene innalzata rispetto a quanto già previsto, anche nel caso di ISEE inferiore a 30 mila euro.

 Agevolazione anche per il car sharing e il noleggio

 Al beneficio sono ammesse anche le società di car sharing e noleggio, a condizione che la proprietà dei mezzi venga garantita per almeno 12 mesi.  Per quello che riguarda car sharing e noleggio, gli incentivi previsti sono dimezzati.

Si hanno quindi:

  • 2 mila cinquecento euro con rottamazione di un vecchio mezzo e millecinquecento euro senza rottamazione, per autoveicoli M1 classe Euro 6 nella fascia 0-20 g/km – auto elettriche;
  • 2 mila euro con rottamazione di un vecchio mezzo e mille euro senza rottamazione, per autoveicoli M1 almeno in classe Euro 6 nella fascia di emissione 21-60 g/km – auto ibride plug-in.

Il tetto massimo di spesa

Ricordiamo che la norma ha previsto un tetto massimo di spesa ammessa al beneficio:

  • per la fascia 0-20 g/km e 61–135 g/km, il beneficio è concesso per una spesa complessiva inferiore a 35 mila euro oltre IVA e IPT;
  • per la fascia 21–60 g/km, il beneficio è concesso per una spesa complessiva inferiore a 45 mila euro oltre IVA e IPT.

 La rottamazione

Ai fini dell’agevolazione risultano rottamabili tutte le autovetture con classe di emissione inferiori a Euro 5 a prescindere dalla data di immatricolazione.
L’auto da rottamare deve essere necessariamente intestata all’acquirente dell’auto nuova o a un suo familiare convivente da ameno 12 mesi.
Inoltre è opportuno ricordare che nel caso in cui il contribuente usufruisca dell’agevolazione, l’auto, il motociclo o ciclomotore acquistato con incentivo deve rimanere di proprietà dell’acquirente per almeno 12 mesi.

 L’immatricolazione

Per usufruire dell’agevolazione, tenuto conto delle innumerevoli difficoltà che si stanno riscontrando per la fabbricazione, la consegna e l’immatricolazione delle autovetture e di tutti gli altri mezzi, è stato prorogato a 270 giorni, ovvero 9 mesi, il termine per l’immatricolazione dei veicoli prenotati nel 2022.

Nel caso si disponga di un ISEE inferiore a 30 mila euro, l’innalzamento dell’agevolazione è previsto per una sola volta per l’intero nucleo familiare.

 Gli incentivi per i mezzi commerciali

Come detto, sono ammessi agli incentivi anche gli acquisti di mezzi commerciali N1 – destinati al trasporto merci, con massa non superiore a 3,5 tonnellate – ed N2 – destinati al trasporto merci, con massa superiore a 3,5 tonnellate ma entro 12 tonnellate – acquistati da piccole e medie imprese, comprese quindi le persone giuridiche che esercitano attività di trasporto merci, sia in conto proprio che per conto terzi.

Anche in questi casi l’incentivo è ammesso nel caso di acquisto di mezzi nuovi di fabbrica e alimentazione esclusivamente elettrica, con in più l’obbligo della contestuale rottamazione di un vecchio veicolo di classe inferiore a Euro 4.

Nel dettaglio, di seguito, l’ammontare dell’incentivo previsto:

  • 4 mila euro per acquisto di mezzi N1 fino a 1,5 tonnellate;
  • 6 mila euro per acquisto di mezzi N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate;
  • 12 mila euro per acquisto di mezzi N2 superiori a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate;
  • 14 mila euro per acquisto di mezzi N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate.

 Gli incentivi per motocicli e ciclomotori

Nel caso di motocicli e ciclomotori, sono ammesse all’incentivo le categorie: L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7.

In particolare si ha:

  • un contributo pari al 30% sul prezzo di acquisto di un motociclo o ciclomotore, ad alimentazione elettrica o ibrida, per un contributo massimo pari a 3 mila euro o, in alternativa, nel caso in cui venga rottamato un vecchio mezzo di classe da Euro 0 fino a classe Euro 3, detenuto da almeno 12 mesi, un contributo pari al 40%, per un massimo di 4 mila euro,
  • un contributo pari al 40% fino a un massimo di 2 mila cinquecento euro, sul prezzo di acquisto di un motociclo o ciclomotore ad alimentazione termica, di classe almeno Euro 5, ma solo a condizione che venga rottamato un vecchio mezzo di classe da Euro 0 a Euro 3.

 Incentivi anche per le colonnine di ricarica

In ultimo ricordiamo che a seguito del decreto legge n. 17/2022, sempre nell’ottica di favorire lo sfruttamento delle somme messe a disposizione dal Legislatore, viene previsto un incentivo anche per i cittadini che intendono dotarsi, entro la fine dell’anno, di una colonnina di ricarica per la propria auto elettrica.

L’incentivo è pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera della colonnina, con un massimo di mille e cinquecento euro. L’incentivo è previsto anche nel caso di installazione condominiale, in particolare viene ammesso un contributo sempre pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera e fino a un massimo di contributo concedibile pari a 8 mila euro per singolo impianto.